26-27-28 Novembre 2021
MODICA, Catania


 Nell’ambito della pre-produzione del progetto

L’Antico Carnevale di Modica

Margherita Peluso, il Teatro Garibaldi di Modica e la Scuola HELIKOS
sono felici di annunciare
il MASTERCLASS DI TEATRO DI MOVIMENTO

LO SPIRITO DELLA COMMEDIA DELL'ARTE


Seminario intensive sul teatro delle Mezze Maschere


con

GIOVANNI  FUSETTI



L’albero genealogico della Commedia dell'Arte


La Commedia dell’Arte, nota anche come commedia all’improvviso o commedia dell’improvviso, e nel mondo anglosassone come Italian Comedy, è una pietra miliare nella storia del teatro occidentale. Nata in Italia, cresciuta in Francia e poi diffusa in tutta Europa, essa ha vissuto la sua stagione d’oro tra il 16º e il 18º secolo. Una moltitudine di compagnie viaggiavano recitando i loro spettacoli (canovacci) basati sull’improvvisazione, su tipi fissi con e senza maschera, e sul talento straordinario degli attori e delle attrici, maestri di una tecnica di gioco scenico altamente corporea che integrava testo, gestualità, pantomime, musica, canto, danza e naturalmente improvvisazione.  Personaggi come Pantalone, Arlecchino, Zanni, Colombina, Il Capitano, gli Innamorati, il Dottore e Pulcinella divennero noti sui palcoscenici di tutta Europa, lasciando influenze profonde nelle generazioni successive di attori e drammaturghi. Da Molière a Shakespeare, dal melodramma al teatro di burattini, dalla pantomime bianca francese al teatro gestuale contemporaneo, la Commedia dell’Arte è alla radice di un approccio al fare teatro basato sull’attore-creatore-improvvisatore.
Dopo la seconda metà del 18º secolo, la Commedia come stile sparì dai teatri, sostituita da una nuova vena di autori drammatici che, sulla scia di Goldoni e della sua riforma del teatro, diffusero una recitazione basata sul testo e sul realismo psicologico. La Commedia, come un’erba selvatica, ha continuato a vivere nel teatro popolare e nel teatro di figura fino a che, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, emerse un nuovo interesse per questo genere, guidato da una generazione di artisti e di ricercatori teatrali che sentirono la necessità di rimettere l’attore e il suo corpo al centro del processo teatrale.  Tra di essi ci furono Jacques Copeau e Suzanne Bing, Étienne Decroux, Jean-Louis Barrault, Jean Dasté, Jacques Lecoq, e uno dei sui primi assistenti italiani, Carlo Mazzone-Clementi, che all’inizio degli anni ‘60 introdusse la Commedia dell’Arte negli Stati Uniti
In particolare la collaborazione di Jacques Lecoq con il mascheraio Amleto Sartori ed il regista Giorgio Strehler negli anni ‘50 e ‘60, diedero il via ad una rinascita della Commedia dell’Arte e le diedero una risonanza mondiale. I lavoro di Lecoq e della sua scuola ha sviluppato la Commedi Umana, con una pedagogia delle Mezze–Maschere al tempo stesso radicata nella tradizione ma libera di creare tipi contemporanei, nuove forme e nuove drammaturgie.
Grazie al lavoro di questi maestri e maestre e dei loro allievi, la Commedia dell’arte è oggi universalmente riconosciuta come un fondamento della formazione dell’attore.

La maschera nella formazione dell’attore


Le maschere appartengono al mondo degli archetipi e sono presenti nella storia dell’umanità da millenni e sono alla radice della storia del teatro occidentale.
Coprendo le espressioni della faccia dell’attore, le maschere permettono di ritornare alla radice della presenza scenica. I gesti vengono amplificati e ogni tema ritorna al corpo perché se non è nel corpo non è. Esse danno all’attore un nuovo senso dello spazio, della presenza e dell’espressione drammatica. Anche la voce trova la sua dimensione mascherata per sostenere il livello di trasposizione del gioco di maschera.
La pedagogia del seminario evolve su due tracce parallele: l’analisi del movimento e l’improvvisazione. Questa combinazione fornisce ai partecipanti la consapevolezza fisica e tecnica per esplorare le maschere in scena. Il gioco di maschere (le jeu masqué) riunisce una forte presenza emotiva e una potente allerta corporea, combinate con una tecnica rigorosa di articolazione del corpo in un linguaggio drammatico fondamentalmente gestuale.
Le maschere introducono l’attore ad una definizione fisica precisa del personaggio, trasponendolo in tipo. Esse suggeriscono delle forme definite del corpo in cui appaiono i principali motori drammatici e dinamici del personaggio, così come i suoi aspetti opposti o complementari, la cosiddetta contro-maschera. Le maschere di Commedia vivono in un mondo dove la vita è urgenza di sopravvivere, in cui le passioni e i comportamenti umani sono spinti alle loro forme più estreme, comiche e tragiche al tempo stesso, raggiungendo il fondo arcaico ed archetipico che è proprio di tutte le maschere teatrali. Il fondo poetico della condizione umana in cui il ridere e il piangere sono inseparabili.
L’ improvvisazione, vera anima della Commedia, è un tipo di recitazione teatrale basato sullo sviluppo giocoso di temi comici (lazzi), che emergono da personaggi radicalmente corporei.  Essa forma l’attore ad una recitazione altamente fisica e ritmica, sviluppando la complicità collettiva in scena, il senso della scrittura e la necessità del crescendo drammatico.
Lo spirito della commedia è la celebrazione dell’arte dell’attore incarnato che improvvisa con virtuosismo, follia e raffinatezza tecnica e poetica. Ciò costituisce uno straordinario territorio di formazione per l’attore gestuale contemporaneo nella suo desiderio di rappresentare con gioioso rigore la magnifica follia della natura umana.





Il programma del seminario


Il seminario propone una introduzione alla Commedi dell’Arte come linguaggio e stile teatrale.  Accanto allo studio dei tipi tradizionali della Commedia il seminario costituisce anche un laboratorio di ricerca intorno al tema dell’Antico Carnevale di Modica, come raccontato nell’opera di Serafino Amabile Guastella.  Alcuni personaggi, tipi e temi di improvvisazione saranno ispirati da quest’opera.
Il seminario è infatti parte del progetto di realizzazione di uno spettacolo di Commedia dell’Arte tratto appunto all’Antico Carnevale di Modica.

Questi i temi toccati dal seminario:
•    Studio del corpo umano nello spazio teatrale
•    I motori della Commedia dell’Arte: passioni, urgenze vitali, stati animali e ruoli sociali.
•    Il corpo del personaggio: urgenze dinamiche ed urgenze drammatiche.
•    Tipi tradizionali e tipi contemporanei
•    L'improvvisazione "a soggetto".
•    Il ritmo: lazzi e "botta e risposta".
•    La maschera teatrale: elementi del gioco di maschera.
•    La voce della maschera

NOTE PRATICHE

ORARI


Venerdi 18-21
Sabato 9:30 -17:30
Domenica 9:30 -17:30

AMMISSIONE
Potete mandare una breve lettera di motivazione a Margherita Peluso.

Quota d’iscrizione: €100

Il termine ultimo per l'iscrizione è il 20 NOVEMBRE 2021.

Numero di partecipanti:  minimo di 10, massimo 16.

Sede del Corso: MODICA, CT

Per ulteriori informazioni potete contattare

MARGHERITA PELUSO

TEL: +39 389 9690037




PHOTO CREDITS
(1) Helikos School, 2013
(2) Maschere di Capitani, Stefano Perocco di Meduna
(3) I balli di Sfessania,  Jacques Callot, 1623
(4) Scuola KIKLOS, 2001

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